Si moltiplicano le grane per il colosso di Mountain View questi giorni, dopo le cause di Paypal ed eBay nei giorni scorsi, il nuovo attacco arriva dal Sunday Times.
Non è la prima volta che gli stati rimproverano Google per una condotta fiscale “azzardata”: passaggi di contanti tra stati e paradisi fiscali. Per ora le accuse sono sempre state solo verbali e non sono mai passate sul piano della legge, ma di certo queste notizie non giovano alla fama di Big G.
Secondo il Sunday Times, Google avrebbe trovato il modo di evadere le tasse del Regno Unito per un ammontare di 3,5 miliardi di euro negli ultimi 5 anni, i fondi in uscita sarebbero gestiti da una società internazionale che li avrebbe fatti circolare in vari stati prima di farli approdare alle Bermuda.
Il tutto rischia anche di sfociare in uno scandalo politico, dato che il presidente della società di Mountain View è stato nominato consigliere per gli affari del primo ministro britannico Cameron.
Google ha immediatamente replicato: “Abbiamo l’obbligo nei confronti dei nostri azionisti di mettere a punto una struttura efficiente in termini di tasse, e la nostra struttura attuale opera nel rispetto delle singole normative negli Stati in cui operiamo”.