Benvenuti alla rubrica del venerdì sul retrogaming, al momento della scrittura di questo post non ho avuto nessun dubbio su quale dovesse essere il genere da trattare in questo post: l’FPS. Nato nei primi anni ’90 è andato sempre crescendo ed ha assunto nel mercato attuale un ruolo predominante. È stato molto più difficile scegliere il gioco da presentarvi, la storia degli FPS è ricca di titoli che hanno lasciato il segno, per questo ho deciso di raccogliere più giochi, di darvi una piccola presentazione e di lasciarvi il link per poterli provare in flash senza bisogno di installazione, anche se purtroppo non tutti i giochi sono nella loro versione completa.
Wolfenstein 3D
Non si può iniziare un articolo sugli FPS senza citare il padre degli sparatutto in prima persona, nel 1992 la ID Software presentò il suo primo capolavoro: Wolfenstein 3D.
Nei panni di William Blazkowicz, un soldato americano di origini polacche, ci ritroveremo in un carcere tedesco nelle segrete di un castello (Castle Wolfenstein appunto) e dovremo farci strada tra soldati ed ufficiali nazisti per riuscire a fuggire dal castello. Una trama semplice per un gioco semplice, il gioco si svilupperà su livelli labirintici che diventeranno mano a mano sempre più difficili.
Nel nostro percorso non incontreremo soltanto nemici, proiettili e razioni alimentari, ma anche tesori che contribuiranno (oltre ai vari kill sui nemici) ad aumentare il nostro contatore punti, allora per immergervi in questo gioco che ha dato inizio ad un genere e che non ha bisogno di presentazioni non vi resta che cliccare sul link qui sotto ed iniziare a provarlo:
Doom
Se Wolfenstein è il padre degli FPS, sicuramente Doom è il più famoso sparatutto di tutti i tempi. La ID Software si reinventa creando un gioco con una grafica molto migliorata dopo appena un anno, con una trama più elaborata ed una trama di nemici e scenari incredibilmente aumentata.
In Doom vestiremo i panni di un Marine spaziale, spedito in missione sulle lune di Marte dopo un litigio con un ufficiale. Arrivati su Phobos scopriremo che Deimos (l’altra luna) è scomparsa, che dai teletrasporti escono frotte di mostri e che tutti i militari presenti nella base sono stati uccisi o trasformati in zombie.
Il punto di forza di Doom oltre all’innovatività è che la ID Software rese disponibili a tutti buona parte delle sorgenti del gioco e gli strumenti per creare nuove mappe, rendendolo un gioco altamente personalizzabile.
Se siete dei cultori del genere non potete non averci giocato, e se proprio non l’avete fatto potrete rimediare cliccando sul link qui sotto.
Heretic
Nel 1994 prodotto dalla Raven Software e commercializzato dalla ID Software esce Heretic, un titolo che crea un nuovo filone di FPS e che potremo considerare come il primo antenato di capolavori come Oblivion e Skyrim.
Vestendo i panni di Corvus, un elfo che si oppone all’invasione da parte dei Serpent Rider, ci muoveremo in un universo fantastico, popolato di bacchette magiche, incantesimi e pozioni. Abbandoniamo lo stereotipo del protagonista militare dal grilletto facile per rendere il filone degli sparatutto un poco più strategico, infatti viene introdotto un sistema di inventario che consente di conservare gli oggetti.
Hexen
Nel 1995 la Raven Software produce il seguito di Heretic, ambientato nello stesso mondo fantastico e con nemici sempre i Serpent Rider.
Hexen ricalca il genere del suo predecessore, cercando di espandere la varietà di scenari e di armi disponibili. Per la prima volta nella storia degli FPS troviamo la scelta della classe del protagonista. Infatti impersoneremo un eroe di nome ignoto che potrà essere un guerriero, un chierico o un mago. La scelta della classe cambierà di molto l’esperienza di gioco: scegliendo il guerriero dovremo prepararci allo scontro corpo a corpo, il mago invece avrà prevalentemente attacchi a lungo raggio, mentre il chierico avrà armi bilanciate tra i due stili.
Quake
Nel 1996 gli sparatutto sbarcano anche sulle console, è l’avvento di Quake.
Quake è il primo FPS ad avere davvero un motore di gioco tridimensionale, che permette architetture di livello molto più elaborate rispetto al motore di Doom. Impersoneremo un soldato senza nome che si dovrà opporre all’invasione di una razza aliena, i quake appunto. Il sistema di gioco sarà molto più veloce e fluido, potremo saltare e muoverci, guardare in alto ed in basso ed i nemici avranno un’intelligenza artificiale molto migliore rispetto ai titoli precedenti, che si limitava al “corri verso il protagonista e spara”.
Un’ultima cosa da citare doverosamente su Quake è la colonna sonora, composta di 10 brani completamente strumentali realizzati dai Nine Inch Nails.