Come era stato annunciato, nella giornata di ieri l’FBI ha spento i server che per mesi hanno sostenuto il traffico internet degli utenti infetti da DNS Changer e oltre 250.000 persone si sono viste tagliate fuori dal Web.
Infatti tutti coloro che in questi mesi non avevano fatto nulla per liberarsi dal virus si sono visti interrompere di colpo la funzione DNS e dunque i browser web risultano completamente incapaci di risolvere le varie URL digitate e di trasformarle quindi nei rispettivi indirizzi IP.
Stando agli ultimi dati diramati dal DNS Changer Working Group in questo momento in tutto il mondo sarebbero oltre 250.000 le vittime del malware: ovvero circa 250.000 persone al momento sono impossibilitate a navigare su internet. Un numero sicuramente elevato, ma ridotto di oltre il 50% rispetto a 8 mesi fa, segno che l’informazione ha funzionato nel modo corretto e che in tantissimi hanno provveduto a identificare e risolvere il problema.
Per quanto riguarda l’Italia, nella giornata di ieri le vittime del DNS Changer erano ben 17074, chiaro messaggio che forse nel nostro paese non tutti sono ancora in grado di usare in maniera sicura la rete. Infatti il rapporto navigatori/infezioni del nostro paese è il più alto in assoluto e come numero di infezioni siamo dietro solo agli Stati Uniti, che però come ben sapete, hanno decisamente qualche milione di abitanti in più.
Per questi 17.000 e oltre italiani la soluzione è solo una: affidarsi ad un amico smaliziato nell’uso del computer oppure portare il proprio pc in assistenza.
Personalmente credo si debba riflettere su quanti utenti usino il computer ancora oggi senza avere idea dello strumento che hanno in mano, di come si utilizza e di come ci si protegge dai pericoli che ogni minuto si possono incontrare.
Se a qualcuno potesse servire, propongo il video della Sophos che vi spiega come controllare MANUALMENTE se le proprie impostazioni DNS sono corrette.
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