C’è poco da fare: quando Hideo Kojima deve fare un annuncio, il mondo dei videogame – che sia l’industria, che sia la stampa, che siano semplicemente i fan – accorre. Dopo 25 anni di Metal Gear, siamo tutti consapevoli che al Maestro piace fare le cose in grande e per questo, quando ci è stato detto che qualcosa di sconvolgente sarebbe stato mostrato alla festa per i 25 anni prima, e al PAX Prime dopo, non abbiamo dubitato nemmeno per un secondo che fosse vero.
E così è stato.
“Snake è tornato, ma sono tornato anch’io” sono state le parole con cui Kojima ha chiuso l’incontro al PAX Prime. “Voglio sottolineare a tutti quanti che sono proprio io ad essere al lavoro a questo gioco: produzione, regia, sceneggiatura.”
Un impegno in prima persona importantissimo, quello del Maestro, sinonimo di alte aspettative ed ancora più alte, altissime ambizioni: è da diverso tempo, infatti, che lavora con il suo team all’engine e su progetti dei quali – prima del 25th – non aveva voluto ancora svelare i dettagli.
“Siamo noi contro tutto il mondo” ha sfidato Kojima, lanciando il suo nuovo progetto, mentre parlava con la platea al 25th. Una frase che non lascia dubbi su quanto il leader di Kojima Productions stia puntando forte sul nuovo filone della sua più famosa ed immortale saga. E se“From FOX two phantoms were born”, sembrano alte le probabilità che qualcosa sia nato, dopo la FOX Unit. Ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che da FOX Engine sono nati tutt’altro che dei fantasmi.
Il primo pensiero di tutti, al lancio diGround Zeroes, è stato che questo sia niente poco di meno che Metal Gear Solid 5. Ne sentivamo parlare da un po’, era nell’aria, anche uno degli attori per il motion capture aveva già confermato di aver registrato per il nuovo Metal Gear Solid di Kojima.
Ma, assicura il Maestro, questo NON èMetal Gear Solid 5: è il suo prologo. Una dichiarazione, quella fatta da Kojima, che ci fa capire che questo potrebbe essere un nuovo filone della saga, ben più lungo di un singolo episodio: “questa non è la fine, è solo l’inizio“ ha assicurato.
Le intenzioni di Kojima, in effetti, sembrano le stesse di quando, tanti anni fa, un giovanotto all’E3 1997 parlò del rivoluzionario progetto Metal Gear Solid, già sicuro delle sue potenzialità, anche se forse ancora inconsapevole di quanta strada avrebbe fatto: “quello che voglio fare” ha spiegato Kojima, parlando di Ground Zeroes, “è trasmettervi le stesse sensazioni che avete provato quando arrivò il primo Metal Gear Solid.”
È un gioco completamento diverso dai precedenti, Metal Gear Solid: Ground Zeroes: questa volta Snake – che quasi certamente (ci concediamo un beneficio del dubbio pari allo 0,01%, solo perché sappiamo che il Maestro ama farsi beffe delle nostre certezze e sorprenderci) sarà Big Boss, avrà un intero mondo ai suoi piedi, lungo il quale spostarsi. Quando Kojima ha parlato di un gioco open-world, intendeva davvero world: in qualsiasi momento, infatti, il nostro beniamino potrà utilizzare delle granate fumogene per chiamare a sé un elicottero, farsi prelevare dal campo di battaglia e spostarsi successivamente in una qualsiasi altra area del mondo.
Proprio i veicoli costituiranno un elemento fondamentale all’interno del gameplay di Metal Gear Solid: Ground Zeroes: Snake potrà impadronirsi di qualsiasi mezzo trovato nel bel mezzo della battaglia o dell’infiltrazione, e cercare di scappare grazie ad esso qualora venisse scoperto, ad esempio. All’interno del video Kojima ha già mostrato l’eroe leggendario mettersi al volante di una grossa jeep militare.
L’opzione elicottero, poi, può risultare utile anche per fare sì che i propri commilitoni ci salvino la pelle nelle fasi di sparatoria, o distraggano i nemici nel corso dell’infiltrazione: chiedendo il backup da parte dell’elicottero, infatti, potremo ottenere un fuoco di copertura utile sia a falciare i nemici, sia a farci passare tra loro praticamente inosservati.
Le fasi classiche di infiltrazione, stando a quanto mostrato fino ad ora, sembrano essersi evolute notevolmente – sopratutto per quanto riguarda la fluidità e la naturalezza dei movimenti: Snake si appiattisce contro le rocce vicine, si china in maniera credibile (non inginocchiandosi prima) per strisciare lungo i fili di erba incredibilmente realistica, balza all’interno della jeep, protende l’arma prendendo la mira con una inquadratura da dietro la spalla destra, simile a quella di Metal Gear Solid 4.
Oltretutto, se la cosa rimanesse inalterata anche nel prodotto finale, colpisce tantissimo l’assenza di qualsiasi scritta o dicitura su schermo: nella demo al PAX, Snake estrae delle granate fumogene dal suo inventario passando tramite un’interfaccia quasi trasparente, che compare solamente nel momento necessario, richiesta dall’utente. Nessuna barra life, nessuna mappa a vista – questa può essere richiamata utilizzando il terminale che Snake porta sul braccio – nessuna bussola: a questi livelli, con una schermata così nitida, l’esperienza cinematografica di Metal Gear Solid sembra aver raggiunto la sua nuova dimensione.
Ora vi lascio al trailer, ma per maggiori informazioni e stare sempre aggiornati sull’intera saga di Metal Gear Solid vi consiglio di fare un salto su METALGEARWEB.NET il miglior sito italiano esistente, fornito anche di una community per poter discutere con altri fans della saga.
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