E’ la prima volta che faccio un post del genere, volto a spiegare meglio per gli utenti meno esperti che cosa significano le varie diciture S-ON e S-OFF presente nel bootloader del proprio device, o in guide al root et similia.
Solitamente il bootloader di un device appena acquistato, a parte casi rari e particolari, è impostato su S-ON. Cosa è S-ON? E’ una sigla simpatica per ricordare all’utente che non può fare assolutamente nulla di interessante e divertente con il suo bootloader. Niente recovery, system e altre utility non firmate.
Questo perché solitamente viene bloccata la scrittura in /system, che darebbe un sacco di possibilità a livello di hacking, permettendo all’utente di manipolare il file system di Android e di qualsiasi file del proprio device.
S-ON è il contrario di S-OFF e sta ad indicare un bootloader sbloccato, che ci permette di fare tutto quanto elencato in precedenza. Un bootloader S-ON ci permette quindi di installare recovery non ufficiali, cambiare l’HBOOT (procedura un tantino più rischiosa delle altre), cambiare boot screen, boot animation e ovviamente installare ROM custom.