Milano, 12 Settembre 2013: Huawei, azienda leader nelle soluzioni di Information e Communication Technology, ha confermato il suo impegno per il mercato europeo e per la crescita degli investimenti dedicati ad attività di ricerca e sviluppo nei centri di eccellenza Huawei presenti in Europa. Gli investimenti saranno principalmente indirizzati a soddisfare le esigenze di business in continua evoluzione dei clienti, a supportare l’Unione Europea nel raggiungimento degli obiettivi strategici fissati nel settore ICT e a sviluppare il fatturato del gruppo in Europa e nel mondo.
“Huawei investe ogni anno circa il 10% del proprio fatturato in attività di ricerca e sviluppo”, ha commentato Renato Lombardi, Vice Presidente dei Centri di Ricerca di Huawei in Europa. “Nel 2012 abbiamo investito oltre il 13% del nostro fatturato globale in R&D, uno dei budget più ingenti del settore ICT destinato ad attività di ricerca da parte di una società privata. In Europa, il nostro impegno in ricerca continua a crescere; gli investimenti sono raddoppiati tra il 2010 e il 2013 e prevediamo che questa tendenza sarà confermata con il raddoppio dei budget stanziati anche nei prossimi cinque anni”.
Huawei ha creato 13 centri di eccellenza in Europa (Svezia, Finlandia, Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Irlanda e Italia), impiegando oltre 800 specialisti.
In Europa, le attività di sviluppo di Huawei spaziano da soluzioni hardware, software ICT, microprocessori, tecnologie di trasmissione ottica dei dati alle reti wireless.
“La nostra priorità è aiutare il mercato delle telecomunicazioni e le aziende a gestire i crescenti volumi di dati che si riversano nelle reti riducendo allo stesso tempo il consumo di energia dei componenti e garantendo ai nostri clienti l’accesso alle più avanzate ed efficienti tecnologie per sostenere la crescita del traffico fisso e mobile grazie ai software di gestione più avanzati del settore”, ha commentato Jim Lu, Presidente di Huawei CEE e Nord Europa. “A livello mondiale il team di ricerca Huawei è composto da 70.000 ingegneri. Stoccolma è stato il primo laboratorio in Europa, inaugurato nel 2000”, ha concluso Lu.
Kevan Watts, membro dell’Advisory Committee internazionale di Huawei e Vice Presidente di HSBC, ha commentato: “Huawei ha identificato l’Europa come mercato altamente strategico e sta investendo ingenti risorse per raggiungere i propri obiettivi di business”.
“Huawei ha ampliato il proprio raggio di azione a livello internazionale e ha scelto, come hanno fatto molte altre aziende, di attuare una strategia di innovazione che ha portato alla creazione di strutture di R&D in diverse aree geografiche strategiche in tutto il mondo, ognuna con specifica attenzione all’innovazione e alla localizzazione dei centri di eccellenza. Questa decisione è stata guidata da requisiti ben precisi”, ha confermato Lombardi. “In primo luogo, la necessità di avere centri di ricerca e sviluppo vicini ai nostri clienti; in seconda battuta, la possibilità di sfruttare l’ecosistema esistente, composto da talenti qualificati e forti legami con università e istituti di ricerca. Tutto questo ha portato alla creazione di alcuni siti di R&D nel nord Europa, dove sono già presenti importanti distretti industriali specializzati nello sviluppo della rete mobile, della tecnologia ferroviaria e nella progettazione dei dispositivi mobili”.
“Per le stesse ragioni abbiamo puntato sull’Italia, la Germania e il Regno Unito per la ricerca sugli optoelettronici”, ha concluso Lombardi, aggiungendo che “la convergenza del settore ICT progredisce solo se tutti i team collaborano tra di loro in modo sinergico”.