Tanti di voi si ricorderanno di Furby, il giocattolo elettronico nato negli anni ’90 che fece impazzire grandi e piccini. Bene, oggi Furby è tornato, con un cuore tecnologico e una personalità che verrà sviluppata in base all’educazione ricevuta dal proprio padrone. Furby ora è cambiato, è cresciuto: è più moderno, più tecnologico, più reale e più divertente. Innanzitutto parla una lingua tutta sua, il Furbish, che impareremo a capire insieme a lui (perché non inserirla nel curriculum poi?), ma con il nostro aiuto potrà anche imparare l’italiano, per comunicare più facilmente con noi.
Per interagire con lui ci vengono incontro le applicazioni per Android e iOS, che insieme al sito Furby.it e alla pagina Facebook ufficiale ci daranno un aiuto per educare il nostro Furby e imparare la sua lingua. Tra le varie parole ve ne sono alcune che noi abbiamo trovato molto simpatiche, come i saluti:
- dah-ay-loh-nah-bah
buonanotte
- dah-ay-loh-oo-tye
buongiorno
In ogni caso a questo indirizzo potete scaricare il dizionario completo in PDF che vi sarà sicuramente d’aiuto.
Ma andiamo a parlare della costruzione di questo nuovo Furby. Infatti sotto la pelliccia multi-colore è presente una vera e propria unione di nuove tecnologie: microfono, sensori e occhi retro-illuminati a LCD con i quali comunica cambiando espressioni e sguardi. Hasbro ha sfruttato le grandi conoscenze nel campo dell’ingegneria robotica e della programmazione digitale per dar vita ad un compagno innovativo in grado di sviluppare una propria personalità a seconda dell’educazione ricevuta. Ad esempio se andremo a coccolarlo, giocando con lui e facendogli il solletico, Furby diventerà simpatico ed educato; mentre, se andremo a scuoterlo e metterlo a testa in giù diventerà scontroso e dispettoso.
La prima apparizione di Furby risale al lontano 1998, eravamo tanto piccoli (alcuni di noi forse erano appena nati) e il suo arrivo nel mercato scatenò un vero boom di successo in tutto il mondo, tanto da farlo riapparire in una seconda edizione nel 2005. Siamo sicuri che anche il nuovo Furby, (in grado di dialogare anche con gli altri Furby, provate a metterli vicini e vedrete che discorsi), riscuoterà grandissimi consensi tra grandi e piccini. A questo punto non ci rimane che salutarvi con… doo-loo!