Nella giornata di ieri durante il Google I/O è stato ufficializzato e mostrato Android M, nuova major release del sistema operativo del robottino verde, arrivata insieme alla conferma che Google ha intenzione di rilasciare una nuova versione di Android ogni 12 mesi. Ma cosa c’è di nuovo in Android M rispetto ad Android Lollipop?
Gestione dei permessi
Finalmente Google ha introdotto un nuovo sistema di gestione dei permessi richiesti dalle app. Ora questo è molto più simile ad iOS, con un pop-up che ci chiederà (una sola volta) se vogliamo dare un determinato permesso all’applicazione. Google all’evento di presentazione ha usato WhatsApp per fare un esempio:
Dunque potremo tranquillamente scegliere a quali contenuti dare l’accesso ad un’applicazione e a quali invece no. Una feature che a mio parere andava inserita tanti anni fa, meglio tardi che mai. Rimane solo un dubbio: come si comporterà Google con i giochi gratuiti che accedono alla rete per la pubblicità e la utilizzano come unica fonte di guadagno?
Tendina delle notifiche in ogni posizione su Tablet
In Lollipop la tendina delle notifiche è notevolmente cambiata, con l’integrazione in un’unica finestra di toogle rapidi e notifiche. Questo menù rimarrà praticamente invariato in Android M, con la differenza che ora su tablet potremo avere il menù in qualsiasi posizione andremo a trascinare.
Assolutamente nulla di rivoluzionario, ma è un piccolo accorgimento che rende molto più user-friendly Android e il suo sistema di notifiche.
Possibilità di scegliere il tema “Dark” in Material Design
Il problema principale di Lollipop per tutti i proprietari di smartphone con display AMOLED è la presenza del bianco e di tantissimi colori chiari: infatti è noto che gli schermi AMOLED consumano meno con i colori più scuri (con il nero addirittura i pixel rimangono spenti). Dunque su Android M arriva finalmente un tema dark, anche se nascosto almeno momentaneamente.
Per abilitarlo è necessario recarsi nelle “Opzioni sviluppatore” dove è presente un apposito selettore dei temi.
Now on Tap: l’evoluzione di Google Now
Google è abbastanza soddisfatta del miglioramento di Google Now negli ultimi anni, ma ovviamente manca ancora qualcosa per renderlo perfetto. Per migliorarlo è necessario che ci offra delle risposte basate sul contesto, che riesca a capire la situazione e giochi d’anticipo e che si integri col maggior numero possibile di app e azioni.
Questi tre punti riassumono la nuova funzionalità Now on Tap che Google introdurrà su Google Now in Android M. Grazie ad una nuova UI e alla ricchissima libreria di Google insita di risposte e località, Google Now sarà ora in grado di fornirci maggiori informazioni a seconda del luogo in cui ci troviamo, di anticipare le risposte alla domanda che gli stiamo per porre sempre in base al contesto in cui ci si trova.
Now on Tap si integrerà anche con un numero sempre crescente di applicazioni oltre a leggere le informazioni da email, calendario etc: ad esempio se riceviamo un’email che ci invita al cinema a vedere un film, Now on Tap ci proporrà un pop-up con tutte le informazioni sul film in questione.
Google Now Launcher: disinstallazione app dalla home
Piccola novità ma molto gradita è la possibilità di disinstallare un’applicazione direttamente dalla home. Tenendo premuta un’icona per spostarla, in alto appariranno le voci cancella e disinstalla, mentre in precedenza era necessario tenere premuta l’icona dell’app del drawer per far apparire la voce disinstalla.
Una novità non rivoluzionaria ma sicuramente comoda che permette di effettuare una piccola azione con un minor numero di passaggi.
Il Multi-Windows c’è anche se nascosto
Una domanda che attanaglia da anni gli utenti è: perché non inserire la possibilità di usare più di un’applicazione in contemporanea sullo schermo? Samsung lo fa da anni e anche altre aziende negli ultimi anni stanno pian piano inserendo questa feature all’interno dei propri device.
L’integrazione è davvero molto scarna, in quanto è possibile avviare due app nello schermo ma questo viene diviso esattamente al 50% e non è possibile personalizzare la misura. Per attivare questa funzione c’è un procedimento particolare da seguire, molto lungo e complicato, adatto solo ai più esperti.
Scheda MicroSD come memoria interna
La notizia più attesa da tantissimi utenti che permette di rivalutare i device entry-level è che da Android M sarà possibile impostare la scheda microSD come memoria interna del dispositivo. Cosa significa tutto ciò? Significa che Android M permetterà di utilizzare una microSD come se si trattasse a tutti gli effetti della memoria interna del telefono e di risolvere quindi problemi di spazio.
In questo modo si potranno installare le applicazioni direttamente sulla microSD, senza dover ricorrere a root e app di terze parti come accaduto fino ad oggi. Ovviamente sarà possibile continuare ad utilizzare la microSD anche come espansione della memoria per musica, video, foto e altri dati.
In ultimo, ma non per importanza, la funzionalità OTG sarà attiva in modo nativo, con il sistema che andrà a collocare la USB collegata nell’unità di storage, permettendo di accedervi tramite file manager o in modo rapido tramite una serie di funzioni disponibili tramite pop-up.
Novità per la selezione del testo
Un’altra piccola ma interessante feature introdotta da Google su Android M è la nuova interfaccia per la selezione del testo. In primo piano verranno sempre mostrati i soliti comandi “Taglia, Copia, Incolla”, ma cliccando sui soliti puntini del menù sarà possibile avere altre voci come “traduzione, cerca su web o condividi”.
Anche in questo caso nulla di trascendentale, ma si tratta di una piccola aggiunta che rendere assolutamente più user-friendly il sistema operativo di Google nell’utilizzo quotidiano.
Gestione della RAM migliorata
Uno dei problemi principali su Android e in particolare su Lollipop, è la gestione della memoria RAM. Google consapevole di tutto ciò ha lavorato parecchio per migliorare il tutto e su Android M sembra effettivamente siano stati fatti grandi passi in avanti.
Innanzitutto sarà un po’ più difficile accedere alla sezione apposita rispetto a prima, ma ora potremo vedere quanta RAM viene utilizzata in totale, quanta RAM da ogni applicazione e quanto spesso i processi di quella determinata app si avviano e occupano memoria RAM.
Come potete vedere cliccando su una determinata applicazione potremo vedere tutti i processi legati ad essa, ogni quanto si avviano e quanta memoria RAM utilizzano.
Oltre al solito “Forza chiusura” sulle app presente anche nelle precedenti distribuzioni di Android, per alcune applicazioni sarà presente anche un tasto X che ci permetterà di chiudere i processi non vitali e risparmiare così batteria e RAM.
Supporto nativo ai pennini bluetooth
Altra novità di Android M è il supporto nativo ai pennini stylo bluetooth che rispetto ai soliti pennini capacitivi offrono maggiore precisione e maggiore sensibilità alla pressione.
Ovviamente per determinate operazioni sarà necessario avere un software apposito a supporto dell’utente, ma questo è già un passo avanti molto importante in quanto gli sviluppatori potranno aggiungere facilmente il supporto ai pennini nelle loro applicazioni mentre sarà Android M a provvedere a tutto ciò che riguarda pressione e precisione dei movimenti.
Siamo giunti alla fine di questo articolo su Android M, spero di avervi spiegato in modo chiaro e intuitivo le maggiori novità introdotte da Google sul suo ultime sistema operativo e vi ricordo, per chi fosse esperto e interessato, che potete provare con mano la developer preview sui vostri Nexus.