Da due settimane a questa parte sto utilizzando costantemente Xiaomi Mi Band 1S, prodotto che va a migliorare i piccoli difetti del Mi Band 1, aggiunge il sensore del battito cardiaco e rimane uguale a livello estetico e di materiali. Come se la cava nel complesso questo bellissimo activity-tracker di Xiaomi? Andiamo a vederlo nella nostra recensione completa!
Confezione
La confezione è abbastanza semplice, stile cartonato e all’interno contiene solamente il bracciale, il Mi Band 1S e un piccolo cavo USB piatto per la ricarica del dispositivo.
Hardware
La nuova Mi Band 1S è lunga appena 37 mm e larga 13,6 mm, con uno spessore di 9,9 mm dovuti anche alla presenta del cardiofrequenzimetro. La “cassa” che contiene accelerometro e sensore HR (hearth-rate) è in plastica, ma con certificazione IP67 dunque resistente ad acqua e polvere. Frontalmente abbiamo una placchetta di alluminio opaco, con 3 led bianchi.
Una piccolissima pecca è forse il bottone di chiusura del bracciale che risulta appena appena più grosso rispetto al resto e per qualcuno potrebbe risultare un po’ scomodo. Ma si tratta davvero di una piccolezza.
Software
Xiaomi Mi Band 1S per funzionare va accoppiato tramite Bluetooth (dal 4.0 in poi) ad uno smartphone Android o Apple. L’applicazione specifica si chiama Mi Fit ed è disponibile gratuitamente su Play Store e App Store (a fondo pagina trovate i badge per il download). L’ultima versione per Android offre anche un supporto migliorato alle attività di corsa e la compatibilità con altri dispositivi come la bilancia Mi Smart Scale: se non doveste trovare queste funzioni vi basterà scaricare l’APK dell’ultima beta e installarlo manualmente.
L’applicazione Mi Fit è molto semplice e curata e offre la possibilità di tenere sotto controllo il sonno, l’esercizio fisico con calorie bruciate e metri percorsi e il battito cardiaco, a richiesta nell’arco della giornata e in modo costante durante l’attività sportiva.
Dalle impostazioni è possibile utilizzare la Mi Band per:
- segnalare una chiamata in arrivo sullo smartphone;
- scegliere 3 app di cui ricevere l’avviso notifiche;
- sbloccare lo smartphone.
Durante queste settimane di utilizzo Xiaomi Mi Band 1S ha già ricevuto diversi aggiornamenti che hanno migliorato l’utilizzo quotidiano del device e risolto alcuni piccoli bug che affliggevano il dispositivo.
In ultimo, ma non per importanza, da qualche versione a questa parte, è possibile sincronizzare i dati anche con l’app Google Fit, permettendoci di avere ancor più sotto controllo la nostra salute.
Batteria / Autonomia
Xiaomi Mi Band 1S monta una batteria da 45 mAh che offre una buonissima autonomia, anche se molto dipende dall’utilizzo che ne fate. Diciamo che con un utilizzo normale, senza misurarvi troppe volte al giorno il battito cardiaco, riuscite a fare un mese e più di utilizzo con una sola carica. Se invece monitorate il sonno anche tramite battito cardiaco, misurate la frequenza cardiaca 5 o più volte al giorno e fate spesso sport monitorando il tutto, il rischio è che l’autonomia si abbassi tra i 15 e i 20 giorni. Se invece lo utilizzate poco, riuscirete anche a fare 50 giorni con una sola ricarica, insomma, come per tutti i dispositivi elettronici, la durata è direttamente proporzionale al tipo di utilizzo.
A proposito, la ricarica avviene in appena 40 minuti, personalmente vi consiglio di effettuarla collegando il cavetto USB al vostro computer e non all’elettricità da parete in quanto rischiate di rovinare la piccola batteria al litio del device.
Conclusioni
Ritengo Xiaomi Mi Band 1S uno dei migliori fitness tracker disponibili, sopratutto da un punto di vista del rapporto qualità/prezzo. Inoltre è un gadget molto carino esteticamente che personalmente gradisco anche come braccialetto e che con i continui aggiornamenti software può migliorare ancora.
A seguire vi lascio con la videorecensione del prodotto (in arrivo) e vi ricordo che potete acquistare Xiaomi Mi Band 1S su GearBest.com, che ringraziamo per la disponibilità e gentilezza mostrata nei nostri confronti, a questo link.