Google celebra con un particolare Doodle, l’81esimo anniversario dalla nascita di Giò Pomodoro, noto scultore italiano, fratello dello scultore Arnaldo Pomodoro.
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Nacque ad Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930. Già a partire dal 1955, collaborando anche con il fratello maggiore Arnaldo e con artisti del calibro di Piero Dorazio, Gastone Novelli, Giulio Turcato, Tancredi Parmeggiani, Achille Perilli e Lucio Fontana, presentò delle opere al Gruppo Continuità, che vedeva la partecipazione di critici come Guido Ballo, Giulio Carlo Argan, e Franco Russoli. Più tardi però si staccò da questi artisti e si diresse incontro a un pensiero di “rappresentazione razionale dei segni”.
Si dedicò attivamente alla ricerca scultorea, partendo giovanissimo con le prime esperienze informali sul segno, per approdare ai grandi cicli sullamateria e il vuoto – Superfici in tensione e Folle – e sulla geometria – Soli, Archi e Spirali.
Dedicatosi attivamente alla pittura, all’oreficeria d’arte, alla scenografia e al design, fu più volte invitato alla Biennale di Venezia e a documenta aKassel.
Predilesse ampie aree fluttuanti in bronzo e grandi blocchi scolpiti nel marmo o squadrati con rigidezza nella pietra. In queste opere solitamente si aprono degli spazi vuoti che lasciano irrompere la luce del sole. Il sole, infatti, è spesso il soggetto delle sue opere (anche se non viene rappresentato esplicitamente) a cui sono legati dei precisi significati ideologici dell’autore.
Nel suo paese natale dell’entroterra marchigiano, precisamente nel luogo in cui nacque, decise di realizzare una piazza, recante al centro una sua opera in marmo intitolata Sole deposto, che riporta alla base dei versi di una celebre poesia, proprio a ricordare il suo attaccamento al luogo di origine:
« Sempre caro mi fu quest’ermo colle… » | |
(Giacomo Leopardi, L’infinito)
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Opere monumentali
Fra i suoi lavori più noti vi sono le grandi opere monumentali in pietra e bronzo, incentrate sulla fruizione sociale dell’opera d’arte. Fra queste grandi opere vanno ricordate il Piano d’Uso Collettivo dedicato ad Antonio Gramsci, ad Ales in Sardegna, Teatro del Sole – 21 giugno, solstizio d’estate, piazza dedicata a Goethe a Francoforte, Sole aereospazio, a Torino, Scala solare – Omaggio a Keplero, a Tel Aviv, Sole per Galileo Galilei, aFirenze, Sole – agli italiani nel mondo a Genova, Sole deposto a Orciano di Pesaro che ora si trova nella piazzetta del centro storico da lui pensata e progettata, laddove un tempo sorgeva la sua casa natale.
Va ricordato anche il complesso monumentale installato a Monza, nella piazza di via Ramazzotti, che comprende le sculture in pietra del Sole – Luna – Albero collegate tra loro da un percorso a fontana (1985).
Analogo al complesso di Monza, è l’imponente Luogo dei quattro punti cardinali, un enorme luogo scolpito per l’incontro e la sosta della gente, frutto di una ricerca progettuale durata dieci anni (1981-1991) e collocato all’interno del Parco Pubblico di Taino, di fronte al Lago Maggiore.